Presentato il Clean Industrial Deal

Il 26 febbraio, la Commissione europea ha presentato il Clean Industrial Deal.

Un quadro normativo di indirizzo, un’architettura all’interno della quale costruire poi misure di sostegno all’industria europea per mantenere la propria competitività sullo scenario globale, mantenendo gli impegni di tutela dell’ambiente.

Il documento pone la bioeconomia al centro della strategia industriale per la decarbonizzazione e la competitività.

L’obiettivo principale è migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse e sfruttare il potenziale di crescita dei materiali bio-based per sostituire quelli di origine fossile, riducendo la dipendenza da materie prime importate.

Strategia per la Bioeconomia:

Sviluppo e utilizzo di biomateriali: La Commissione propone una strategia per promuovere la produzione e l’uso di materiali bio-based, mantenendoli il più a lungo possibile nel ciclo economico.

Riduzione delle dipendenze: L’adozione di materiali bio-based aiuterà a ridurre la vulnerabilità dell’UE legata all’approvvigionamento di materie prime critiche.

Sostegno all’innovazione nel settore bio-based: L’UE intende investire nella ricerca per migliorare la produzione e l’applicazione di biomateriali.

Economia circolare e bioeconomia: La bioeconomia sarà integrata nella transizione verso un’economia circolare, con normative per il riutilizzo e il riciclo di materiali bio-based.

L’UE propone di istituire un’Industrial Decarbonisation Bank con un obiettivo di 100 miliardi di euro, finanziata tramite il Fondo per l’Innovazione e parte dei proventi del sistema ETS. L’obiettivo è sostenere la decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica, finanziando progetti per la riduzione delle emissioni di carbonio e l’elettrificazione dei processi produttivi.

Il documento prevede un risparmio complessivo stimato di 45 miliardi di euro nel 2025, che aumenterà progressivamente fino a 130 miliardi di euro di risparmi annui entro il 2030 e 260 miliardi di euro entro il 2040.