Arriva per la prima volta al Sud, a Lecce, l’11 e il 12 aprile, il “BioInItaly Investment Forum”, l’evento di riferimento per l’innovazione nel campo delle biotecnologie e della bioeconomia circolare che nelle sue quattordici edizioni nazionali ha permesso di raccogliere oltre 70 milioni di euro a favore di imprese innovative biotecnologiche e progetti di impresa alla ricerca di nuovi fondi.
Il Forum, nella sua nuova versione “South Edition” si tiene nella prestigiosa cornice del Castello Carlo V di Lecce. Organizzato da Federchimica Assobiotec, Cluster Nazionale della Bioeconomia circolare Spring e Intesa Sanpaolo Innovation Center, in collaborazione con Regione Puglia, Puglia Sviluppo e con il supporto di ITA, Invest in Italy, LGCA e Bioeconomy Ventures, punta a presentare i progressi e le opportunità di investimento e di sviluppo, soprattutto nel campo della bioeconomia circolare, anche per le imprese del Sud.
La sessione dell’11 aprile
I dati sul valore della bioeconomia
Un valore aggiunto di 5,2 miliardi di euro e un’occupazione pari a 183mila addetti. Con questi numeri la Bioeconomia pugliese si colloca al 3° posto fra le regioni italiane per occupati e all’8° per valore aggiunto. Quest’ultimo rappresenta il 7,5% del valore aggiunto regionale mentre gli occupati sono il 13,2% del totale pugliese.
È quanto è emerso durante la prima giornata del “BioInItaly Investment Forum”.
Nel Castello Carlo V dopo i saluti istituzionali, la prima sessione si è aperta con la presentazione dei dati del Rapporto 2021 di Intesa Sanpaolo dedicato alla bioeconomia in Italia.
Nel 2020 nel nostro Paese – è stato detto – la bioeconomia intesa come sistema che utilizza le risorse biologiche, inclusi gli scarti, come input per la produzione di beni ed energia, ha generato un output pari a 317 miliardi di euro, occupando poco meno di due milioni di persone.
In Italia il potenziale di sviluppo della Bioeconomia in ottica circolare è elevato e diffuso lungo tutto il territorio nazionale. Le stime del valore aggiunto nelle regioni italiane evidenziano un ruolo particolare delle regioni del Mezzogiorno, dove la Bioeconomia rappresenta il 6,7% del valore aggiunto e il 10,7% degli occupati (anno 2018).
Due sessioni di lavoro su ricerca e innovazione e transizione ecologica
Dopo la presentazione dei Rapporto di Intesa Sanpaolo i lavori sono proseguiti con la sessione su “Ricerca e Innovazione per la ripresa e la resilienza italiana”, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Università della Campania e del Salento, dell’Enea, dell’Acquedotto Pugliese e del Distretto Tecnologico H-Bio.
Nelle sue quattordici edizioni nazionali BioInItaly Investment Forum ha permesso di raccogliere oltre 70 milioni di euro a favore di imprese innovative biotecnologiche e progetti di impresa alla ricerca di nuovi fondi.
Presenti importanti investitori anche in questa prima edizione al Sud. In particolare i rappresentanti di Cetma, Indaco Sgr, Kiverdi, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Bioeconomy Ventures, NatureWorks e TerraNext che hanno animato la sessione “Investire nella transizione ecologica: l’Italia nella competizione internazionale”.
Le dichiarazioni
Elena Sgaravatti, Vice Presidente Assobiotec
“Le biotecnologie rappresentano uno strumento di grande rilevanza e una prospettiva di estremo interesse nell’attuale contesto socio-economico globale poiché possono dare un contributo molto importante per uno sviluppo sostenibile, un’economia prospera e rispettosa dell’ambiente, meno dipendente dai combustibili fossili e dalle risorse non rinnovabili. Nel nostro Paese c’è un tessuto di start-up e piccole e medie imprese biotech molto fertile: tante idee e progetti di grande valore che possono rappresentare un elemento essenziale per guidare la transizione verso un’economia basata sull’efficienza delle risorse e sulla valorizzazione degli scarti. Realtà che però molto spesso faticano a passare a una fase di crescita e consolidamento del proprio business anche per mancanza di fondi e finanziamenti. Come Assobiotec lavoriamo da 14 anni al BioInItaly Investment Forum per far sì che sempre più idee innovative possano incontrare il capitale ed avere uno sviluppo concreto. Vedere nascere oggi una “South edition” ci riempie di orgoglio”
Mario Bonaccorso, Direttore del Cluster SPRING
“L’evento di Lecce rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto sui temi dell’innovazione e della transizione ecologica, in un momento particolare dell’evoluzione umana, dove il modello di sviluppo dissipativo e orientato al mero profitto è messo a dura prova dall’evidenza degli effetti drammatici del cambiamento climatico ma anche dalla pandemia e dalla tragedia della guerra in Ucraina. Non c’è transizione ecologica senza bioeconomia circolare e sostenibile e senza imprese innovative. A Lecce parliamo di questo e del ruolo strategico che hanno le Regioni per favorire il cambio di paradigma. Ringrazio Regione Puglia, che fin dalla costituzione del Cluster SPRING ha aderito al nostro Tavolo permanente delle Regioni, per avere fortemente voluto nella bellissima città di Lecce questo forum e sono certo che anche grazie al Next Generation EU il Mezzogiorno d’Italia saprà ritrovare quel protagonismo che gli compete sul fronte della ricerca, dell’innovazione e della creazione di valore in piena armonia con l’ambiente che ci circonda e con la salute degli esseri umani e degli animali”.
Maurizio Montagnese, Presidente Intesa Sanpaolo Innovation Center
“La sostenibilità e l’economia circolare stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante in questo contesto di grande trasformazione per le imprese, accelerato dagli ultimi avvenimenti geopolitici. Il nostro Gruppo si è sempre distinto per l’attenzione alla bioeconomia circolare e alla sua promozione, pubblicando dal 2012 il Rapporto sulla Bioeconomia in Europa e promuovendo dalle origini il BioInItaly Investment Forum, a supporto delle iniziative imprenditoriali nell’ambito delle Scienze della Vita. Siamo particolarmente soddisfatti di estendere questa iniziativa alla Puglia, dove vogliamo attrarre startup, investitori e aziende per costruire insieme un futuro sostenibile per la crescita delle prossime generazioni”.
Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia
“L’economia circolare è uno degli obiettivi delle politiche industriali della Regione Puglia e le biotecnologie sono per noi un settore strategico, con un valore export verso il mondo di oltre 656 milioni di euro nel 2021, più del 7,6% dell’intero fatturato export della Puglia. Le biotecnologie hanno mille sfaccettature e pur partendo dalla salute dell’uomo investono in modo trasversale ogni settore economico, con il pregio di diffondere processi e prodotti innovativi. La Puglia ha raggiunto importanti risultati in diversi comparti delle biotecnologie. Adesso le nostre imprese innovative e le stesse politiche regionali sono pronte alle nuove sfide della bioeconomia circolare. In un simile contesto proprio le startup, che mostrano una particolare vivacità, possono fare la differenza. Per questo siamo fieri di aver portato in Puglia la prima edizione nel Sud del “BioInItaly Investment Forum”. Siamo certi che alimenterà sviluppo e attrazione di nuovi investimenti in Puglia”.
Sono intervenuti: Mario Bonaccorso, Direttore Cluster SPRING; Carlo Maria Salvemini, Sindaco di Lecce; Fabio Pollice, Rettore Università del Salento; Nicola Delle Donne, Presidente reggente di Confindustria Lecce; Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo economico Regione Puglia; Laura Campanini, Direzione Studi di Intesa Sanpaolo; Amedeo Lepore, Università della Campania L. Vanvitelli e SPRING; Vito Grassi, VP Confindustria con delega alla Coesione Territoriale; Grazia Barberio, Dipartimento Sostenibilità ENEA; Francesca Portincasa, Acquedotto Pugliese;
Maria Svelto, Distretto Tecnologico H-Bio; Alessandro Sannino, Università del Salento; Giovanni Ronco, Confindustria Puglia; Marco Alvisi, Cetma; Antonella Beltrame, Indaco Sgr; Marcello Somma, Kiverdi; Massimiano Tellini, Intesa Sanpaolo Innovation Center; Filippo Martinelli, Bioeconomy Ventures; Mariagiovanna Vetere, NatureWorks; Marco Noseda, TerraNext.
PER RIVEDERE LA DIRETTA STREAMING: https://www.youtube.com/watch?v=nKA6LLxYufU
La sessione del 12 aprile
Arena meeting finale con sei startup e Pmi innovative
Prodotti per l’industria nutraceutica, cosmetica, farmaceutica, alimentare e fitosanitaria ottenuti dal recupero delle acque reflue dell’olio di oliva; capi di moda sostenibili; processi innovativi per la produzione di bioplastica da biomassa residua; funghi utilizzati per produrre materiali ad alte prestazioni; pannelli acustici generati da biomateriali di scarto e da sottoprodotti agricoli e industriali; soluzioni capaci di trasformare un appezzamento di terreno marginale in regioni aride e calde in una fonte di biomassa.
Sono questi i 6 progetti di economia circolare presentati durante la giornata conclusiva del “BioInItaly Investment Forum – South edition”.
I progetti appartengono a sei imprese innovative italiane, di cui tre pugliesi: si tratta di Bioenutra di Ginosa, (Taranto); Fortunale di Cassano delle Murge (Bari); Hackustica di San Vito dei Normanni (Brindisi); Galatea Biotech di Milano; Mogu di Varese e Wakonda di Roma.
Di fronte ad un panel di investitori ed esperti della finanza, durante l’Arena Investment Meeting, momento clou della seconda giornata del Forum, le sei Pmi e startup hanno presentato le proprie concrete soluzioni per uno sviluppo e una crescita sostenibile del Paese.
“Queste startup e Pmi innovative – ha commentato a margine l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – grazie all’evento che abbiamo fortemente voluto portare in Puglia e nel Sud Italia, hanno incontrato potenziali investitori che credono nei progetti di bioeconomia circolare per uno sviluppo sostenibile dell’Italia. Aver favorito questo incontro è un passo importante che rimette sullo stesso piano economia ed ecologia. Questo evento nelle sue quattordici edizioni nazionali ha permesso di raccogliere oltre 70 milioni di euro a favore di aziende innovative biotecnologiche e di progetti di impresa. L’auspicio è che gli investitori riservino altrettanta fiducia alle startup e alle Pmi innovative che hanno presentato oggi i loro progetti”.
Nel corso di questa seconda ed ultima giornata sono intervenuti Theresa Mulloy di Puglia Sviluppo; Vivek Dogra di European Circular Bioeconomy Fund, Bill Barber di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
Presentazione dei progetti di ricerca
Bioenutra di Ginosa, (Taranto) impresa innovativa che opera nel settore della cosmesi ha sviluppato un progetto di economia circolare con l’obiettivo di recuperare il 100% delle acque reflue dell’olio d’oliva. Insieme al compost e all’acqua pura, il processo estrae principi attivi naturali, una miscela di polifenoli. Il processo proprietario e brevettato utilizza esclusivamente tecnologie meccaniche e fisiche, senza l’utilizzo di processi chimici e solventi. I prodotti ottenuti trovano impiego nell’industria nutraceutica, cosmetica, farmaceutica, alimentare e fitosanitaria.
Fortunale di Cassano delle Murge (Bari), impresa impegnata nel tessile e moda sostenibile, produce una maglia naturale realizzata al 100% in pura lana organica e colorata mediante un innovativo processo di tintura che utilizza oltre 200 ingredienti naturali. Utilizza imballaggi sostenibili, etichette in cotone biologico e realizza capi riciclabili fino all’80%.
Galatea Biotech di Milano che opera nel settore delle bioplastiche, sviluppa tecnologie e bioprocessi per la produzione di prodotti chimici di base, speciali e di consumo, mediante bioconversione o fermentazione, nonché per la produzione e commercializzazione di questi prodotti e dei loro derivati. La startup è titolare del brevetto relativo a un innovativo bioprocesso di produzione di acido polilattico (PLA) e mira a supportare il passaggio dall’economia lineare all’economia circolare per la produzione sostenibile di prodotti chimici.
Hackustica di San Vito dei Normanni (Brindisi), startup che si occupa di materiali innovativi, realizza pannelli fonoassorbenti con materiali di risulta e sottoprodotti agricoli e industriali; la soluzione è in grado di correggere acusticamente spazi per il pubblico spettacolo, luoghi per la didattica e per il lavoro. Attraverso l’intervento di riciclo e un design intelligente la soluzione intende dare nuova vita a paglia, legno, lana e scarti tessili per creare prodotti capaci di trasformare gli habitat in cui l’uomo vive, lavora e si muove, in veri e propri paesaggi sonori.
Mogu di Varese, startup del comparto dei nuovi materiali e del design, abbracciando i principi dell’Economia Circolare, utilizza una tecnologia a base di microrganismi fungini e impiega il loro micelio come agente chiave per legare e trasformare diverse tipologie di substrati residui, trasformandoli in materiali e prodotti completamente funzionali e di alto valore.
Wakonda di Roma, impegnata nell’agricoltura sostenibile, è una startup innovativa che offre una soluzione brevettata per trasformare un appezzamento di terreno marginale in regioni aride e calde in una fonte di biomassa con una produttività 4 volte superiore a quella del granoturco (una delle colture alimentari più produttive) per ettaro di terreno e con 10-20 volte meno apporto di acqua.
PER RIVEDERE LA DIRETTA STREAMING: https://www.youtube.com/watch?v=yxc25PlmHkc
In allegato il programma e il comunicato stampa.